Vincenzo Consolo e l’Ignoto marinaio
Incontro con
Massimo Raffaeli
Non ha forse tutti i lettori che meriterebbe Vincenzo Consolo (1933-2012), l’ultimo testimone della grande narrativa siciliana a partire dal suo capolavoro, Il sorriso dell’ignoto marinaio del ’76. È un’opera che, secondo il precetto manzoniano, mescola storia e invenzione e infatti muove da un quadro di Antonello da Messina, proprietà privata a Cefalù del barone di Mandralisca, una figura di umanista e patriota, intorno alla quale ruota un vero e proprio giallo storico-politico. Qui la Sicilia, come amava dire Leonardo Sciascia, è una perfetta metafora dell’Italia e dunque il romanzo di Consolo è l’esito estremo del filone che ci ha dato I Vicerè di De Roberto,
I vecchi e i giovani di Pirandello e, naturalmente, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Con il contributo del Polo Museale delle Marche
in caso di maltempo l’evento si svolgerà presso l’Auditorium San Rocco
L'evento si terrà a: